Centro di Produzione Nazionale della Danza Virgilio Sieni – crEpa
SARA SGUOTTI
22 > 24 settembre
restituzione 24 settembre h 18.30
Un montaggio di parole, suoni e gesti attorno all’immagine di una crepa: smottamento ma anche apertura, ferita eppure feritoia per corpi che si accostano, diversi ma appartenenti allo stesso lembo: scivolano, glissano, attraversano un tempo di conservazione tra ciò che è definito vivo e ciò che è definito morto: lo mutano, lo invertono.
La crepa si apre con il suono: schiocco, bruito o schianto. É un evento irreversibile, divide lo spazio e segna il tempo. Bisogna progettare movimenti e trovare parole per comprendere la sua ambivalenza: la crepa apre la possibilità che filtri la luce, che l’acqua fluisca, che i lembi si assestino in una nuova configurazione. Il lavoro di Sara Sguotti e Arianna Ulian celebra e allo stesso tempo maledice il mutamento dei corpi, segnati da crepe dentro e fuori, disassati, soggetti a degenerazione, orientati a crepare; ma in questa celebrazione/ maledizione isola un ritmo pulsante, tenace e consapevole che testimonia l’irriducibile meraviglia dell’essere corpi.
Ideato in relazione costante con gli spazi che lo ospiteranno, Crepa allude alla condizione effimera di ogni vivente ma indaga il ruolo e la responsabilità dell’uomo nella progettazione dei giardini e degli orti botanici: irriducibile desiderio di esser meravigliati dalla varietà vegetale del mondo, irriducibile volontà di comporre e progettare. Come la danza, come la poesia, il giardino piega e torce, traduce e ricombina gli elementi del proprio discorso e smargina il confine fra lo stato naturale e innaturale delle cose.
Crepa ciò che vive, dalla crepa germoglia nuova vita.
crediti
di e con Sara Sguotti e Arianna Ulian
testi Arianna Ulian
ambiente sonoro Arianna Ulian e Sara Sguotti
contributo sonoro Jacopo Baboni Schilingi
cura Serena Roberti
produzione Perypezye Urbane
co produzione CSC OperaEstate di Bassano del Grappa
Durata 1h 30 min
crediti: ph Anna Kushnirenko