
Floremus 2023
Soggetto Organizzatore: Homme Arme
Da venerdì 1 a domenica 17 settembre 2023 si svolgerà la settima edizione del festival internazionale «FloReMus. Rinascimento Musicale a Firenze», il primo interamente dedicato alla musica del Quattro-Cinquecento nella città che ha maggiormente influito sulla cultura rinascimentale nelle sue varie sfaccettature: artistico-visive, letterarie, musicali, filosofiche, scientifiche e politiche; rinascimentali sono anche i luoghi dei concerti serali (ore 21.15) e di quasi tutti i concerts à boire (ore 19, salvo uno alle 12), nell’intento di stabilire un’interazione fra la musica eseguita e l’ambiente che la ospita, perché lo spettatore fruisca in contemporanea di prodotti artistici che nacquero insieme, se non in simbiosi.
Babilonia
personaggi, maschere e diverse favelle nell’Italia del Cinquecento
Ensemble Dramatodia di Alberto Allegrezza
musiche di Filippo Azzaiolo, Giulio Cesare Croce, Orazio Vecchi, Andrea Gabrieli, Annibale Padovano e altri
Sabato 2 settembre alle 21.15 nel chiostro del Museo del Novecento (Piazza Santa Maria Novella, 10) l’ensemble Dramatodia (Francesca Santi, Maria Dalia Albertini: soprani e recitazione; Andres Montilla Acurero: alto e recitazione; Alberto Allegrezza, Riccardo Pisani: tenori e recitazione; Niccolò Roda: baritono e recitazione; Guglielmo Buonsanti: basso e recitazione; Pietro Modesti: cornetto e recitazione; Marco Muzzati: percussioni e recitazione; Michele Vannelli: cembalo; regia, concertazione e costumi: Alberto Allegrezza) presenta lo spettacolo Babilonia. Personaggi, maschere e diverse favelle nell’Italia del Cinquecento, con musiche di Filippo Azzaiolo, Giulio Cesare Croce, Orazio Vecchi, Andrea Gabrieli, Annibale Padovano e altri. Veneziani, bergamaschi, bolognesi, tedeschi, mori, napoletani, spagnoli, cingari egiziani, turchi, ebrei… il mondo musicale e teatrale del Cinquecento è popolato di figure e personaggi di diverse origini che si incontrano e convivono in un articolato e ricco caleidoscopio etnico. L’Italia, in ragione della sua posizione geografica, del suo esser divisa in una moltitudine di stati locali, del suo essere in parte soggetta alla dominazione di altre potenze europee è stata sempre un crocevia particolarmente affollato di popoli diversi e quindi di culture, tradizioni e, soprattutto, lingue diverse. Anche la musica ha rappresentato un punto di osservazione privilegiato di questa variopinta teoria di personaggi e caratteri.
Dove e quando: Sabato 2 settembre alle 21.15 nel chiostro del Museo del Novecento (Piazza Santa Maria Novella, 10)
Per maggiori informazioni: https://hommearme.it/
