Floremus 2024
Soggetto organizzatore: Associazione L’Homme Armé
Anche quest’anno torna nell’ambito dell’Estate Fiorentina 2024 il Festival Internazionale FloReMus. Rinascimento Musicale a Firenze, la prima rassegna interamente dedicata alla musica del Quattrocento e del Cinquecento, nella città che in assoluto ha influito di più sulla cultura rinascimentale sulle sfaccettature artistico- visive, letterarie, musicali, filosofiche, scientifiche e politiche. Saranno rinascimentali anche i luoghi nei quali si svolgeranno i vari concerti, per stabilire un’interazione ancora più forte tra la musica eseguita e l’ambiente che la ospita, affinché lo spettatore possa usufruire in contemporanea di prodotti artistici nati in contemporanea. Gli spettacoli proseguiranno fino ad arrivare al momento storico del barocco, con una ricca programmazione rivolta ad appassionati e curiosi di questo repertorio, tra italiani e stranieri.
L’ottava edizione, che si svolgerà tra il 1 e il 20 settembre, comprende tantissimi eventi diversi.
FLOREMUS- CONCERT A’ BOIRE: Emyolia/Al alba d’un dia
Canzoni d’Aragona al tempo di Fernando
Musiche dal Cancionero musical de Palacio e dal Cancionero de Uppsala
Ensemble Emyolia
Giulia Testi – Liuto, Voce
Arduino Melelli Roia – Liuto, Vihuela, Voce
Alessandro Zucchetti- Liuto, Voce
Matteo Magna – Dulcimelo a battenti, Percussioni, Voce
Ingresso libero
Il Manoscritto Q16 contiene un repertorio musicale principalmente composto tra il 1460 e il 1490, con la maggior parte dei compositori appartenenti alla generazione successiva a Dufay. Negli anni successivi, sono stati aggiunti al repertorio centrale del manoscritto diversi pezzi, alcuni dei quali sono diventati noti in altre raccolte dell’epoca. L’ampliamento della collezione sembra essere stato fatto non casualmente, ma con l’obiettivo specifico di arricchire il repertorio originale con alcune delle composizioni più popolari dell’epoca.
Particolarmente interessanti sono le influenze spagnole evidenti nel manoscritto, con tre composizioni presenti sia in Q16 che nelle importanti raccolte spagnole contemporanee come il Cancionero Musical de Palacio. Queste interconnessioni sembrano rivestire una rilevanza maggiore di quanto inizialmente riconosciuto, suggerendo la plausibilità di un contesto italiano influenzato dalla cultura iberica nella creazione del manoscritto, e le corti papali e aragonesi a Napoli emergono come ambienti possibili.
Nel corso del Quattrocento, il centro musicale aragonese si spostò da Spagna a Napoli, parallelamente alle imprese del re Alfonso V d’Aragona, un trasferimento che ha fatto della corte napoletana, a partire dall’epoca del Magnanimo e per tutto il XV° secolo, una solida realtà artistica di rilevanza nazionale e internazionale, fungendo da punto d’incontro per diverse tradizioni musicali distinte ed avendo un ruolo fondamentale nell’evoluzione della musica europea.
L’Emyolia Ensemble proporrà un’esibizione che abbraccerà brani selezionati dai repertori dei Cancionero spagnoli e alcuni pezzi condivisi con il Q16. Questo viaggio musicale offrirà una narrazione sonora dei pensieri di un personaggio immaginario, un Señore della corte rinascimentale spagnola.
Attraverso questa performance, verrà dipinto un quadro musicale che racconta le emozioni e le sfumature di piacere, potere, amore sacro e profano che caratterizzarono la Napoli Aragonese del XV° secolo.
Dove e quando: 17 settembre ore 19 Chiesa di San Martino a Mensola Firenze
Maggiori informazioni: hommearme.it