Florence Dance Festival “Indossare l’arte (wear art)”
Associazione Culturale Florence Dance Festival presenta “Indossare l’arte (wear art)” 33esima Edizione
Dal 22 giugno al 24 luglio nel Chiostro grande di Santa Maria Novella spazio al “Florence Dance Festival”, giunto quest’anno alla 33° edizione.
Un festival multidisciplinare che si compone di eventi di danza contemporanea, musicali e performativi, che esaltano e valorizzano il complesso della basilica fiorentina.
“Indossare l’arte” è il titolo che fa da filo conduttore, (Wear Art), un appello per tornare ad abbracciare lo spettacolo dal vivo, guidati dalla comunicazione universale della danza.
Una rassegna di eventi con ospiti internazionali e nazionali come Israel Galván, considerato il più grande interprete di flamenco e Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto che si esibiranno davanti a una platea in forma di anfiteatro e su un palcoscenico circolare dotato della migliore tecnologia.
Dal 30 giugno all’8 luglio inoltre si esibiranno le 40 compagnie selezionate per la seconda edizione di “Twilight in the round”, la Call for Artists per giovani artisti e compagnie emergenti di tutto il mondo.
FloDance2.0 – “1943”
Prod.Florence Dance Festival, Mic. Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze.
Regia e coreografia: Marga Nativo
Light designer: Laura De Bernardis
Scenografie: Luca Barbani
Musica: A.A.V.V
Foto: Alessandro Botticelli
Video e montaggio: Andrea Mariotti
danzatori:
IL GIOVANE – Niccolò Poggini
LA GIOVANE – Giada Fini
L’UFFICIALE – Paolo Rizzo
LA PICCOLA COMUNITÀ – Idilnaz Aydin, Isabella Caruso, Giada Fini, Sofia Pierguidi, Camilla Tiribilli
“Le guerre sono la vera piaga dell’umanità e nelle guerre nessuno vince perchè anche chi vince perde tante vite umane del proprio popolo,della propria nazione. Nella 2ª guerra mondiale i nostri giovani, che loro malgrado, chiamati alle armi, sono stati costretti ad andare al fronte non hanno neanche potuto essere orgogliosi di difendere il proprio paese perchè in quella guerra scellerata dove le atrocità hanno superato l’immaginario,per la follia di pochi, molti di loro non hanno solo perso la vita ma anche l’onore morendo invano accusati da molti di condividere gli stessi ideali di chi li aveva armati – vite spezzate alle quali dovremmo rendere l’onore e la dignità che meritano!” 1943 – Una piccola storia fra le tante, di una guerra assurda.
CIE ROUE SERENDIP – Pièce de Poche
Coreografia: Tristan Bénon & Prunelle Bry
Musica: Raul Beron & Miguel Calo, Francisco Tarrega, Hermanos Gutierrez
Danzatori: Tristan Bénon, Prunelle Bry
Pièce de Poche parla di due personaggi che non si stancano mai di incontrarsi. Si riferiscono a ciascuno
altri con i loro desideri e confrontarsi nei loro pensieri e abitudini. Ha luogo una trattativa tra il desiderio di mantenere la propria direzione e il desiderio di aprirsi a cose nuove. Le, a volte, assurde situazioni creano un effetto specchio e rivelano i nostri meccanismi di convivenza con gentilezza e umorismo.
Riflettere sul ruolo da assumere e sul posto che si occupa.
Pièce de Poche è accessibile a tutti, dai più piccoli ai più esperti, aperta a tutti gli orizzonti e invita a braccia aperte coloro che vogliono arrendersi ad essa.
KINESIS CDC – “Fa’atama”
Concept e coreografia: Angelo Egarese
Musica: A.A.V.V.
Costumi: Costumeria Kinesis
Danzano: Anna Pesetti, Francesca Piergiacomo
Prodotto da Kinesis CDC, MIC Ministero della Cultura Italiana, Regione Toscana, Fondazione CR di Firenze, Florence Dance Festival, con il supporto del Teatro
Affratellamento, D.A.C. e Florence Dance Center.
Un duo al centro di tutto, un duo al centro di un tema… 1 DUO.
Fa’atama è un termine samoano per persone nate donna che si identificano e/o si comportano come un uomo, la coreografia è ispirata al libro MATALASI di Jenny
Bennett- Tuionetoa, attivista per i diritti umani che usa la scrittura come strumento di sensibilizzazione sulle questioni LGBTQIA. Matalasi è un racconto sulla vita di
un fa’atama, ambientata il giorno del suo matrimonio come donna, accettato per non recare danno alla famiglia. Una storia basato sul conformismo e su un individuo costretto a scegliere tra identità e sopravvivenza. Purtroppo una situazione ancora vissuta da molte persone nel mondo, in particolare nelle società conservatrici che
hanno una bassa tolleranza per la differenza o l’individualità.
ANDREA MARINO (Guest Artist) – Variazione da Lago dei Cigni
Coreografia di Rudolf Nureyev
Musiche di P.I. Tchaikovsky
KEITH FERRONE – Gioia (723)
Ispirato a Not-Two Is Peace di Adi Da Samraj
Coreografia di Keith Ferrone
Musica originale di Andrea Portera
Per ulteriori informazioni su ingresso e modalità di partecipazione visitare il sito https://www.florencedancefestival.org/